I temi di “E la farfalla a lungo volò”, il mio nuovo libro in uscita questo mese
E la farfalla a lungo volò è un romanzo ironico, divertente, ma anche drammaticamente in bilico fra amore e odio, sentimento e insensibilità, sopraffazione e vendetta, con l’ambizione di offrire un’ampia panoramica su diversi aspetti della società attuale e con un finale che farà riflettere. La trama narra infatti le vicende di tre personaggi: il timido e introverso Simone, esperto d’informatica che vive nel suo computer; la passionale ma fragile Adele, alla ricerca dell’amore lesbico della sua vita, e Corrado, l’industriale senza scrupoli che vuole sfondare in politica. I tre ruotano però intorno a Chiara Castoldi, la vera protagonista, una ragazza molto bella e ambiziosa che ha una farfallina tatuata sul fondoschiena, la quale intraprende relazioni con varie persone di diverse età e ceti sociali, proprio come una farfalla che va di fiore in fiore, ma in particolare con Simone, Adele e Corrado, i cui destini dipenderanno alla fine in gran parte da lei.
“Chiara era un vulcano in perenne attività, e come capita a quelli che vivono alle pendici di quelle maestose montagne, lui ne era rimasto affascinato e l’amava, ma al contempo la temeva. Era incantato dalle sue capacità eruttive, ma anche impaurito e intimidito.“
All’inizio, le vicende dei tre personaggi, ognuno innamorato in modo diverso di lei, sembrano destinate a percorrere strade separate, ma più passa il tempo e più s’intrecciano fra loro, segnando non solo Simone, Adele e Corrado, ma anche Chiara. Nelle drammatiche pagine della Parte Terza alcuni ne usciranno cambiati in meglio mentre per altri sarà una vera e propria catastrofe.
In un’ideale continuazione di Un destino su misura, il mio romanzo precedente, col quale condivide l’obiettivo di rappresentare senza sconti alcuni aspetti della realtà italiana attuale, E la farfalla a lungo volò si svolge principalmente a Milano e dintorni, dove abitano Chiara, Corrado e Simone, ma con importanti episodi a Como, città di Adele, e in Liguria, terra d’origine di Corrado. Sono luoghi a me cari nei quali mi muovo volentieri dal punto di vista narrativo. Sono infatti nato in Liguria, ho frequentato l’università a Milano e in quegli anni passavo spesso il mio tempo libero sul lago di Como.
Sebbene la trama sia alquanto intricata, il mio obiettivo in termini di scrittura è stato quello di scrivere un testo scorrevole nella lettura, a tratti ironico e dettagliato quanto basta, senza digressioni non strettamente necessarie. Le scene si susseguono quindi come in un film davanti agli occhi di chi legge che pertanto le “vive” come se fosse davanti a uno schermo.
Con questa idea di scrittura in mente, in una notte di lucida follia ho scritto “Chiara e Simone”, quello che ora è il primo capitolo, come se fosse un racconto a sé stante. In quelle ore ho combattuto con la tastiera come non mai ma mi sono anche tanto divertito e quando, il giorno dopo, ho riletto il testo ho concluso che non solo il racconto si poteva fare, ma che dalla scrittura parallela delle peripezie di Simone, Adele e Corrado poteva scaturire anche un intero romanzo.
Così è stato e la protagonista, alla costante ricerca di una vita edonistica, si prende nel libro la scena fin dalla prima pagina con una personalità che appare cinica, calcolatrice e ambiziosa ma che diventa più sfaccettata nel tempo a fronte delle esperienze a cui va incontro.
Uno dopo l’altro, ruotano intorno a lei tanti personaggi, non solo i tre principali, molto diversi fra loro ma accomunati dall’attrazione che provano nei suoi confronti che, attraverso le loro vicissitudini, finiscono col rappresentare uno spaccato del nostro Paese ai giorni nostri, caratterizzato da una dura realtà: uomini ambiziosi che tessono reti di intrighi e vivono di favori e ipocrisie pur di scalare la vetta del successo; donne che usano con spregiudicatezza la bellezza del proprio corpo per farsi strada nella vita; tanta gente sfiduciata nell’avvenire che, a testa bassa, si accontenta di un lavoro frustrante pur di tirare avanti; ossessioni di vario genere, spesso vissute davanti allo schermo di un computer, che condizionano pesantemente una vita intera; violenza di genere e politica e, non ultima, la difficile esistenza di chi è diverso.
Ne esce un quadro preoccupante ma realistico, dove ipocrisie, fragilità, inganni, sesso e violenza traggono spesso origine da relazioni basate sulla sola convenienza, in un vuoto di ideali. Bisogna però reagire a questo gioco al ribasso, l’essere umano non si deve svilire così.
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